LO STATO SERBO nella 2^ guerra mondiale 1941 – 1944 di V. de Martino
A seguito dell’ occupazione da parte dell’ Asse nell’Aprile del 1941 del regno di Iugoslavia fu formato un uno Stato serbo di fatto sotto il comando tedesco, ufficialmente guidato dal generale Milan Nedic che presiedeva un GOVERNO DI SALVEZZA NAZIONALE (Vlada Nacionalnog Spasa) in nome del re Petar II assente e non consenziente. Comprendeva la parte centrale della Serbia, la zona nord del Kossovo e la regione autonoma del Banato.
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La busta raccomandata, affrancata con due valori da 7 dinari della serie “Monasteri ortodossi” del 1942, da Belgrado 25.12.43 con annullo bilingue diretta a Praga, capitale del Protettorato di Boemia e Moravia, riporta la fascetta di censura tedesca
Con l’ avanzata dell’ Armata Rossa dalla Romania, che nell’ agosto del 1944 si era schierata con la Russia abbandonando l’ Asse, le truppe tedesche si ritirarono per evitare l’ accerchiamento così che Nedic, privo del supporto militare germanico,
si vide costretto con tutto il Governo alla fuga verso in Slovenia ancora controllata dai tedeschi. Intanto i partigiani del maresciallo Tito formavano in Serbia un nuovo Governo prima che fosse invasa dalle truppe sovietiche con la formazione di uno Stato Repubblicano Socialista indipendente dall’influenza di Mosca e, soprattutto, dal Patto di Varsavia.
Testimonianza di questo tormentato periodo la busta, con missiva dal contenuto ignoto per mia ignoranza della lingua slava, che propongo all’ attenzione del lettore.
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