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Nel luglio del 1900 il re Umberto I, che già precedentemente era sfuggito a due attentati, viene assassinato a Monza dall’anarchico Gaetano Bresci, mentre assiste ad una manifestazione di ginnasti. Gli succede il figlio Vittorio Emanuele III, avuto dal matrimonio con Margherita di Savoia-Genova. Il suo regno inizia sotto i migliori auspici e la prima parte di esso è prospera.
A partire dal 1901 le Poste Italiane emettono una nuova serie di francobolli sui quali, ad esclusione dei valori più bassi, è raffigurata l’immagine del sovrano in ornati differenti di stile floreale (di qui la denominazione di “floreale” data alla serie). Il disegno è di Giuseppe Cellini, mentre l’incisione è affidata alla mano esperta di Alberto Repetati. I francobolli con valore in centesimi sono ad un solo colore, mentre quelli con valore in lire sono bicolori. I tre bassi valori hanno come raffigurazione l’aquila sabauda, anziché l’effigie del sovrano. Il disegno della serie floreale verrà utilizzato in seguito anche come base per diversi francobolli di recapito espresso.
La serie floreale emessa nei 1901 è composta da 11 valori: 1, 2, 5, 10, 20, 25, 40, 45 e 50 centesimi, 1 e 5 lire.
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